Il colpo di grazia
«Quanta sofferenza nella sua poesia!». Sembra l’onore delle armi; invece non è che il colpo di grazia. Ma come! La sua sofferenza – ahimè, è un uomo sofferente – egli pensava di averla riscattata con la sua poesia; se è a partire dalla sofferenza – vale a dire dalla sua debolezza – che si muove la sua poesia, è nella forza di questa che vuol essere riconosciuto: ed eccolo, con quel commento sensibile, riportato al punto di partenza: come se fosse sempre e tutto lì. «No, nella mia poesia non c’è sofferenza. La mia poesia è gaia e vigorosa – è in gran forma!» vorrebbe rispondere; ma si limita a storcere la bocca serrata, in una smorfia di autentica sofferenza. (al 13.IV.93)
Da Il poeta in 100 pezzi Edizioni Il Labirinto, Roma, 2004
Da Il poeta in 100 pezzi Edizioni Il Labirinto, Roma, 2004
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