«L’immortalità è un’incerta pratica burocratica. I posteri hanno i nostri stessi meriti di posteri e le stesse nostre insulsaggini di contemporanei. La virtù della posterità è il tempo – virtù del diavolo». Così Persio, leopardiano alla scuola del Parini. (26.IX.95)
Da Il poeta in 100 pezzi Edizioni Il Labirinto, Roma, 2004
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