lunedì 21 gennaio 2013

Il poeta in 100 pezzi: 59


Opéra-comique

Sociologia, antropologia, psicologia... attività tristemente comiche, se si pensa a cosa sono applicate, qual è mai il loro fine. La scienza dell’uomo. Di un essere relativamente semplice, vulnerabile e mortale (per quanto, come specie, fin qui, resistentissimo), mosso da due o tre compulsioni primarie – immutabili – complicate e deformate da due o tre aberrazioni sociali – mutevoli, queste, come i costumi di scena, e ben note agli attori –, il quale non fa un vero passo nella conoscenza di sé, se non attraverso il dolore e il disastro.

Quanto alla poesia, che ha detto da tempo e continua a dire quel che c’è da sapere sull’uomo, non manca chi se la lavora, in una saletta operatoria appartata: c’è una scienza anche per lei – neppure il poeta se la cava: «Gli assistenti diventano professori / lavorando sui suoi lavori» – sociologia secondo Berryman. (... II.93)

Da Il poeta in 100 pezzi Edizioni Il Labirinto, Roma, 2004



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