mercoledì 12 maggio 2010

Cartigli

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Secondo Valery, baldo calcolatore i cui calcoli hanno prodotto un’opera che dà per somma zero, «Il vantaggio dell’incomprensibile è che non perde mai la sua freschezza». In un senso comicamente alieno è vero: la freschezza delle frescacce è intramontabile perché ci sono sempre i fresconi che se le bevono – giacché, come è stato autorevolmente detto, gl’imbecilli sono conquistati dall’oscurità.

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Valery e Simenon: ipertrofie descrittive. Uno è perennemente occupato a esporre le escrezioni del suo cervello, l’altro dei suoi intestini. Sono opposti che s’incontrano nell’esagerazione noiosa e compiaciuta: di testa e di pancia.




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1 commento:

Anonimo ha detto...

Assolutamente vero. E a proposito d'imbecilli e d'oscurità: 1)"Un poeta comprensibile ha scarse probabilità di sopravvivenza. Installato, se tutto va bene, tra i classici, di lui resterà qualche verso, scelto tra i suoi peggiori, nelle antologie scolastiche. Diversamente è la sorte dei poeti difficili o addirittura oscuri. Essi vanno incontro a lunghi periodi, talvolta a secoli, di oblio, ma presto o tardi giunge il momento della loro resurrezione". 2)"La sventura degli scrittori chiari e acuti è che li si prende per superficiali e perciò non li si degna di sforzo alcuno: e la fortuna di quelli oscuri è che il lettore si affatica su di loro e ascrive a loro merito la gioia che la sua diligenza gli procura".