sabato 27 marzo 2010

Risalti

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Abbagliati dall’Impero o dal Mercato: oggi come settanta anni fa: una lunga assuefazione alle fantasmagorie. Mussolini preludeva l’incanto televisivo; era una televisione di paese, da guardare tutti assieme, in piazza: dal balcone-video teatralizzava, propagandava – pura propaganda su due gambe, irraggiava sugli eterni plaudenti di platea immagini incantatorie, li avvolgeva di euforie e trivialità filate dalla sua oratoria mandibolare.
Reciprocamente, la televisione è il Mussolini odierno – un simulacro, come l’altro, una mascherata d’imbonimenti per conto terzi; brulicante di conduttori, presentatori – la schiera pacchiana dei gerarchi, coi loro clienti... Un tritume verbale infrenato trabocca dal mussoliniano balcone dello schermo, e le menti italiane delle cucine e dei salotti, dei bar e dei ristoranti, degli uffici e dei negozi, degli ospizi, degli ospedali, degli alberghi, sono nutrite e formate da quel bolo.

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Molti qui vanno alle urne come se partecipassero a una lotteria del fornaio... Le votazioni sono dei riti di fortuna, vi presiede la cecità.
Del resto vi è una beffa originale in questo diritto obbligatorio che costringe tanti che non vorrebbero, e non sanno, scegliere, a scegliere su quello che non sanno e non vogliono sapere.

Nota. I brani usciti sotto il titolo di "Risalti", sono tratti da: Gianfranco Palmery, Italia, Italia, Il Labirinto, Roma 2007; quelli usciti sotto il titolo di "Cartigli" sono inediti.

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